LA STAMPA DI GIUGNO 2016

img

CORRIERE DELLA SERA -  Sabato 25 Giugno, 2016

Cdp, via al riassetto di Poste Il Tesoro trasferisce il 35%
La quota di Via XX Settembre nel capitale della Cassa sale all’82%

ROMA Il 35% di Poste passa dal ministero dell’Economia a Cassa depositi e prestiti. È stata l’assemblea straordinaria di Cdp spa ieri a dare il via libera al conferimento di una quota appunto del 35% di Poste dal Mef alla stessa Cassa attraverso un aumento di capitale riservato al ministero, per un ammontare, comprensivo di sovrapprezzo, di 2 miliardi e 930 milioni di euro. Per effetto di questa operazione, la partecipazione del Mef nella Cassa passerà dall’80,1% all’82,8 del capitale sociale.
Si fa in questo modo un altro passo in avanti verso il più esteso progetto di privatizzazione di Poste, gruppo guidato da Francesco Caio: una parte del suo capitale sociale passa così nell’alveo di Cdp che ne diventa primo azionista. Dopo aver messo sul mercato il 35% dell’azienda nell’autunno 2015, in occasione del debutto in Borsa, la seconda tranche per una quota probabilmente analoga arriverà in Piazza Affari dopo l’estate: il governo vuole così rispettare gli impegni presi con i vertici dell’Ue cercando di vendere anche Grandi Stazioni e quotare l’Enav. A conti fatti l’esecutivo aveva previsto di incassare 8 miliardi.
Tornando a Poste, l’aumento di capitale sarà sottoscritto mediante il conferimento in Cdp da parte del Mef di una partecipazione del 35% del capitale sociale di Poste Italiane spa. Con l’operazione il capitale di Cdp passerà dagli attuali 3 miliardi e mezzo di euro a poco più di 4 miliardi (per la precisione 4 miliardi e 51 milioni di euro) — con una variazione di 551 milioni e 143 mila euro — mediante emissione di 45 milioni e 980 mila azioni ordinarie in favore del Mef. Le azioni saranno sottoscritte dal Mef a fronte del conferimento di 457 milioni e 138 mila azioni ordinarie di Poste rappresentative del 35% del capitale sociale. All’importo dell’aumento di capitale si aggiungono 2 miliardi e 379 milioni di euro a titolo di sovrapprezzo. La partecipazione in Poste sarà assegnata alla gestione separata di Cdp, mentre l’attività di indirizzo e gestione di tale partecipazione continuerà a essere esercitata dal Mef.
Questa soluzione discende anche dall’esigenza di garantire la separazione tra l’attività di raccolta di Poste effettuata per conto di Cdp e il ruolo di azionista del Gruppo presieduto da Claudio Costamagna. L’aumento di capitale e il conferimento di Poste saranno eseguiti entro il 31 dicembre 2016, al termine dell’iter autorizzativo necessario per il trasferimento della partecipazione.
Intanto l’assemblea dell’istituto di via Goito ha deciso che scende dal 60 al 50% la percentuale degli utili che Cassa depositi e prestiti può distribuire annualmente come dividendo ai suoi soci, ovvero il ministero dell’Economia e le 64 fondazioni bancarie. La proposta è stata presentata direttamente dagli azionisti e prevedeva una modifica dell’articolo 30 dello statuto di Cdp. Il buon andamento del titolo in Borsa, dal suo esordio fino a oggi, è confermato dal numero di ieri: mentre i mercati mondiali subivano un bagno di sangue, Poste ha perso «solo» il 12%.
Francesco Di Frischia

img

Giornale di Brescia, 23 giugno 2016
Lama in pugno per il colpo alle Poste di Pontoglio

Sono entrati prepotentemente e non hanno guardato in faccia nessuno, dirigendosi dritti allo sportello, dove si sono fatti consegnare ciò che c’era in cassa. La rapina è avvenuta alle Poste di Pontoglio lunedì mattina prima di mezzogiorno. Due individui si sono presentati nell’edificio di via Orizio,in pieno centro storico. Secondo quanto affermato da alcuni testimoni, entrambi avevano il volto coperto e si sono fatti strada in pochi secondi, giungendo a minacciare un dipendente con un taglierino. L’impiegato,terrorizzato dalle possibili conseguenze, non ha potuto far altro che consegnare l’incasso, che tuttavia non costituiva una grossa cifra: i malviventi si sono dati alla fuga in pochi secondi con
500 euro in contanti. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma moltissima è stata la paura tra le persone presenti in quel momento all’ufficio postale. Chiamati immediatamente, i carabinieri di Chiari sono intervenuti subito. I militari stanno indagando su eventuali tracce lasciate dai rapinatori. Da evidenziare le similitudini con un’altra rapina avvenuta in zona venerdì scorso, precisamente alla Unicredit del Centro Commerciale Europa di Palazzolo. Anche lì erano stati due uomini travisati a minacciare i dipendenti con un taglierino per ottenere un bottino di 900 euro.

img

Giornale di Brescia, 18 giugno 2016

I giorni di chiusura totale dei piccoli uffici del 2015 furono 286, mentre nel 2016 saranno 362

Riduzione
Flavio Archetti

Dai 27 giorni di Ossimo Inferiore alla decina che interessano alcuni uffici della città
Anche quest’anno, causa ferie, le saracinesche si abbasseranno su diversi uffici postali della città e della provincia.
Dalla Bassa all’Hinterland, passando per Valcamonica, Valsabbia e Valtrompia, per arrivare alla Franciacorta e al Sebino, gli uffici che soprattutto in luglio e agosto ridurranno il numero di aperture settimanali al pubblico sono una cinquantina.
Un numero significativo di paesi quindi, soprattutto i più piccoli e le frazioni, sarà penalizzato ancora una volta da un funzionamento a singhiozzo che non giova alle esigenze delle tante aziende bresciane e delle famiglie. Il provvedimento – che Poste Italiane definisce «di razionalizzazione» - ha assunto negli ultimi anni un carattere stabile, consentendo all’azienda il regolare godimento delle ferie estive del personale impiegato allo sportello, con un risparmio evidente legato alla minore necessità di assumere personale a tempo determinato da impiegare per le sostituzioni.
Da Ossimo alla città. Quali sono gli uffici postali chiusi tra giugno, luglio, agosto e settembre?
Nel calendario dei «tagli» al servizio il paese più penalizzato è Ossimo Inferiore.
Nel piccolo centro camuno i giorni di chiusura saranno ben27, iniziando il 20 giugno e concludendosi il 31 agosto.
Altrettanto penalizzanti comunque saranno le riduzione di apertura degli sportelli a Cluane d’Iseo e a Gratacasolo di Pisogne, dove i giorni estivi senza posta saranno in entrambi i casi 24.
Altre situazioni poco agevoli riguarderanno gli abitanti e le imprese di Camignone di Passirano, Virle Treponti di Rezzato e San Vigilio di Concesio, dove il calendario «ruberà» 18 giorni, ma anche Calino di Cazzago e Calcinatello di Calcinato dove di giorni di apertura ne mancheranno comunque 15.
Incittà, dove la mannaia colpirà meno pesante, il più alto numero di chiusure giornaliere toccherà agli uffici di via Grandi (11), via Moretto e via Santa Caterina (9), e via Bologna (8).
Il balletto delle cifre. Il confronto tra il calendario dell’estate 2015 e quello dell’estate in arrivo è stato terreno di osservazioni polemiche da parte della segreteria cittadina Slp Cisl. Per Poste Italiane infatti la razionalizzazione in arrivo sarebbe da considerare meno pesante rispetto al più recente passato, visto che i turni di apertura soppressi tra mattine e pomeriggi quest’anno saranno 563, contro i 591 registrati dall’anno scorso.
Per il segretario Cisl Giovanni Punzi però «questo è uno dei rari casi in cui la matematica può diventare un’opinione ». Perché? Secondo il sindacalista «le chiusure dell’intera giornata, cioè quelle che toccano gli uffici aperti abitualmente solo al mattino, hanno un’incidenza ben maggiore sull’utenza rispetto a quelle solo pomeridiane».
E spulciando la tabella – come ha fatto Giovanni Punzi - si scopre che nel 2015 i giorni di chiusura totale dei piccoli uffici furono 286, mentre nel 2016 saranno 362, quindi 75 in più. Il calo delle chiusure pomeridiane è comunque altrettanto forte, e passa dalle 304 che si sono registrate nel 2015 alle 201 del 2016.

I TURNI DI CHIUSURA
LA CITTÀ
Chiusura giornata intera
Brescia 2 - Brescia 3 9, 16, 23, 30 luglio; 6, 13, 16, 20, 27 agosto
Brescia 9 - Mandolossa
Mompiano - Sant’Eufemia
6, 13, 20, 27 agosto
Stocchetta - Brescia 16
Brescia 5 - San Polo
13, 20, 27 agosto
Brescia 8 - San Polo 1 6, 13, 20 agosto
Bettole di Buffalora 6, 13, 20, 27 agosto
Brescia 17 9, 16, 23, 30 luglio; 6, 13, 20, 27 agosto
Brescia 18 25, 30 giugno; 9, 16, 23, 30 luglio;
6, 13, 16, 20, 27 agosto
Chiusura pomeriggio
Brescia centro dal 16 al 19 agosto
Brescia 4 - Brescia 13 dall’8 al 26 agosto
Brescia 10 dal 25 al 29 luglio; dall’8 al 26 agosto

LA PROVINCIA
Chiusura giornata intera
Ponte S. Marco
di Calcinato
11, 12, 15, 18, 20, 22, 25, 27, 29 luglio;
8, 10, 12, 17, 19, 22, 24, 26, 29, 31 agosto
Calcinatello di Calcinato
Calino di Cazzago S.M.
19, 21, 23, 26, 28, 30 luglio;
9, 11, 13, 16, 20, 23, 25, 27, 30 agosto
Castel Mella 1
Ospitaletto 1
9, 11, 13, 16, 20, 23, 25, 27 agosto
Zocco di Erbusco
Palazzolo 1
8, 10, 12, 17, 19, 22, 24, 26, 29, 31 agosto
Camignone di Passirano
Virle Treponti di Rezzato
12, 14, 16, 19, 21, 23, 25, 26, 30 luglio;
9, 11, 13, 16, 20, 23, 25, 27, 30 agosto
Rezzato 1 8, 10, 13, 17, 20, 23, 25, 27 agosto
Collio 9, 11, 16, 18, 23, 25 agosto
S. Vigilio di Concesio 21, 23, 28, 30 giugno; 5, 7, 12, 14, 19, 21,
26, 28 luglio; 9, 11, 16, 23, 25, 30 agosto
Boario Terme di Darfo 30 luglio; 6, 9, 1, 13, 16, 18, 23, 25, 27, 30 agosto
Erbanno di Darfo 25, 27, 29, luglio;
8, 10, 12, 17, 19, 22, 24, 26, 29, 31 agosto
Gardone Riviera 16 agosto
Clusane di Iseo 27, 29 giugno;
6, 8, 11, 13, 15, 18, 20, 22, 25, 27, 29 luglio;
5, 8, 10, 12, 17, 19, 22, 24, 26, 29, 31 agosto
Lumezzane S. Apollonio 4, 8, 10, 12, 17, 19, 22, 24, 26, 29, 31 agosto
Ossimo Inferiore 20, 22, 24, 27, 29 giugno;
6, 8, 11, 13, 15, 18, 20, 22, 25, 27, 29 luglio;
5, 8, 10, 12, 17, 19, 22, 24, 26, 29, 31 agosto
Gratacasolo di Pisogne 27, 29 giugno;
5, 8, 11, 13, 15, 18, 20, 22, 25, 27, 29 luglio;
4, 8, 10, 12, 17, 19, 22, 24, 26, 29, 31 agosto
Zanano di Sarezzo 4, 9, 11, 13, 16, 18, 23, 25, 27, 30 agosto
Carcina di Villa Carcina 25, 27, 29 luglio;
8, 10, 12, 17, 19, 22, 24, 26, 29, 31 agosto
Chiusura pomeridiana
Ghedi dall’8 al 26 agosto
Palazzolo dal 16 al 26 agosto
Rezzato - Rovato
Montichiari
dall’8 al 19 agosto
Breno dal 18 al 29 luglio; dall’8 al 26 agosto
Darfo - Gardone Vt. dal 5 al 26 agosto
Lumezzane - Pisogne dal 25 al 29 luglio; dal 5 al 31 agosto

img

Giornale di Brescia, 08 giugno 2016X DIPENDENTE
Mi vergogno per i ritardi di Poste Italiane

Sono un pensionato delle Poste Italiane, devo confessare che attualmente mi vergogno a dire in giro che sono un ex dipendente di questo ente. Perché? Martedi 31 maggio ho imbucato  in via Caduti del lavoro una lettera indirizzata a me stesso, che risiedo in città. Ad oggi, 7 giugno, ancora non mi è stata recapitata. Ogni ulteriore commento è superfluo.
P.s.: Provate a cercare sull’elenco telefonico un numero delle Poste a cui chiedere informazioni!  Buon divertimento!
Lettera firmata

img

Brescia Oggi - mercoledì 08 giugno 2016 PROVINCIA, pagina 18
VALSABBIA. Interessa quattordici Comuni
Posta a giorni alterni: inizia il «count-down»
In Valsabbia saranno ben 14 i Comuni nei quali presto la consegna della posta non sarà più giornaliera, ma a giorni alterni. Il progetto che ha già interessato a novembre scorso, in via sperimentale, i Comuni di Edolo e Breno, e tra aprile e maggio sempre in Valle Camonica Cedegolo, Cerveno, Cevo, Cimbergo, Corteno Golgi, Incudine, Losine, Lozio, Monno, Paisco Loveno, Paspardo, Ponte di Legno, Prestine, Saviore dell'Adamello, Sellero, Temù e Vione, interesserà ora i Comuni di Agnosine, Bione, Preseglie, Anfo, Idro, Bagolino, Capovalle, Lavenone, Treviso Bresciano, Provaglio Valsabbia, Pertica Alta, Pertica Bassa, Serle e Vallio Terme. Una «rivoluzione» dunque nel sistema di recapito della posta, che all'inizio dell'autunno passerà da consegna giornaliera a consegna a giorni alterni, alternando settimanalmente anche i giorni: al lunedì, mercoledì e venerdì, e poi il martedì e giovedì. L'ennesimo Piano di riorganizzazione delle Poste prevedeva anche la chiusura di alcuni uffici, ma su questo proposito c'è stato un passo di Poste. Un passo indietro costretto dai tanti ricorsi ai Tar regionali presentati dai Comuni in cui Poste Italiane voleva chiudere e vinti dai Comuni stessi. Confermata invece l'intenzione di abbandonare la consegna giornaliera della posta. Sulle tempistiche esatte di attivazione del nuovo sistema di recapito, con il quale Poste italiane conta di ridurre i costi di gestione, verranno comunicate al Comune interessato - è la promessa dell'azienda - almeno 30 giorni prima che la partenza avvenga. oM.PAS.