LA STAMPA DI LUGLIO 2012

Brescia Oggi - martedì 31 luglio 2012 PROVINCIA, pagina 22

SERVIZI A RISCHIO. A organizzare la mobilitazione della gente è stato direttamente il Comune
Remedello Sotto dà battaglia
Giù le mani dall´ufficio postale
Ben 500 firme alla petizione che difende un ufficio in attivo I cittadini preparano ritorsioni: libretti e conti correnti addio

Enzo Trigiani
Remedello Sotto conta circa 800 abitanti, in larga parte anziani; ma sono evidentemente molto interessati alla funzionalità, o meglio alla sopravvivenza dei servizi di interesse pubblico, perchè in pochi giorni nella frazione hanno raccolto circa 500 firme per chiedere di mantenere in funzione l´ufficio postale.
Il punto di raccolta, installato sotto un gazebo, lo ha allestito direttamente l´amministrazione comunale piazzandolo proprio davanti allo sportello minacciato dai piani di razionalizzazione di poste italiane. E il risultato, dicevamo, è stato notevole: qualcuno ha persino dovuto sopportare una coda.
UNA BATTAGLIA che Remedello Sotto sostiene per contrastare la decisione di chiudere l´ufficio a partire dal primo settembre. Naturalmente non si tratta di un caso isolato: nel Bresciano dovrebbero seguire la stessa sorte recapiti postali sparsi nei comuni di Calvagese, Roccafranca, Orzinuovi, Dello, Palazzolo, Gargnano, Darfo, Vestone, Iseo, Sarezzo e Collio.
"MAL COMUNE NON È però mezzo gaudio - commenta il sindaco Francesca Ceruti -. Quando siamo a venuti a conoscenza della decisione presa arbitrariamente da poste italiane, senza convocarci per stabilire un tavolo per una ragionevole concertazione, abbiamo scelto di sentire il parere della gente che è quello che conta. I risultati sono alla luce del sole, e le cinquecento firme non potranno essere ignorate nell´incontro che abbiamo richiesto con il prefetto mentre poste italiane l´ha rifiutato.
"Insieme agli altri Comuni coinvolti - insiste Ceruti - comunicheremo la nostra determinazione a mantenere un servizio che finora ha funzionato in attivo e con personale competente. Si taglino gli sprechi, non le cose che funzionano".
"Speriamo che non prendano sotto gamba le nostre firme anche se sono tremolanti - è il commento spontaneo degli anziani dopo aver firmato la petizione -. Siamo delusi e arrabbiati". Ma combattivi: qualcuno ha già ipotizzato la possibilità di un boicottaggio in risposta all´azzeramento di uno sportello che attualmente serve già la comunità a singhiozzo, martedì e giovedì mattina. Una risposta rappresentata dall´azzeramento dei libretti o dei conti correnti postali.

Giornale di Brescia, 29 luglio 2012

Orzinuovi
Lega oggi in piazza contro la chiusura della Posta di Coniolo

ORZINUOVI È la Lega Nord a farsi por-tavoce del malcontento dei cittadini di Coniolo con una raccolta firme che, co-me ci riferisce l'ex sindaco Roberto Faustinelli, vuole raggiungere almeno quota mille. Sul banco la chiusura annunciata entro la fine dell'anno dell'ufficio posta-le della frazione che conta circa mille abi-tanti.
Domani mattina gli stand delle firme, giunte a quota 400, saranno presenti nel-la piazza di Orzinuovi e a Coniolo. Una delle proposte della Lega è quella di crea-re a Coniolo un ufficio postale con orari ridotti insieme all'anagrafe comunale, in modo da diminuire i costi di gestione e mantenere comunque il servizio. "La chiusura di questo sportello - riferi-sce Faustinelli - è preoccupante, perché va a colpire in particolare gli anziani, che saranno costretti, senza neppure mezzi pubblici a disposizione, a recarsi all'uffi-cio postale di Orzinuovi, a 6 km di distan-za, o a quello di San Paolo. Noi chiedia-mo alle istituzioni di attivarsi".

Brescia Oggi venerdì 27 luglio 2012 - PROVINCIA, pagina 21

ROCCAFRANCA. Marina Murachelli si oppone alla soppressione dello sportello della frazione

Il sindaco "blinda" le poste: "Assurdo chiudere Ludriano"
Un plico assicurato manda in tilt l´ufficio del capoluogo e di Rudiano

Massimiliano Magli
Dopo Remedello, tocca a Roccafranca. Si allarga di giorno in giorno la protesta contro la chiusura dei piccoli uffici postali annunciata per settembre. "Piccoli ma strategici per un bacino di utenza tutt´altro che trascurabile come nel caso di Ludriano" ribatte il sindaco di Roccafranca Marina Murachelli, che annuncia battaglia in ogni sede istituzionale per salvare lo sportello della frazione.
"Ci opponiamo non già per uno spirito di campanile distorto, ma perchè i tagli di poste Italiane non tengono conto della realtà delle cose - osserva il primo cittadino-: Ludriano non è un villaggio di case sparse, ma una comunità popolosa e strutturata che ha bisogno di questo servizio".
Marina Murachelli aveva già criticato la seconda riduzione consecutiva di orario dell´ufficio, che durante il periodo estivo funziona tre giorni alla settimana. "La razionalizzazione c´è già stata e la soppressione è una misura abnorme anche in rapporto ai costi risibili e i vantaggi enormi" afferma il sindaco. Per ora non ci sono però comunicazioni ufficiali sulla chiusura, come del resto a Coniolo, altro sportello destinato alla cancellazione. "Non abbiano notizie di cessazione del servizio" confermano i responsabili delle poste nella frazione di Orzinuovi.
In questo contesto di smobilitazione della rete di sportelli si inserisce la surreale vicenda che si è risolta solo grazie agli impiegati dello sportello di Coniolo. Tutto è cominciato a Roccafranca, quando un cittadino ha chiesto di inviare un plico con posta assicurata per 50 euro di valore garantito. Alle poste la risposta è stata disarmante: "Abbiamo finito i modelli da compilare". A Rudiano le indicazioni sono state altrettanto farraginose: "Serve la ceralacca, o quanto meno dei laccetti speciali da fermare". Ma alla domanda su dove trovare i sigilli la risposta è stata altrettanto evasiva: "Non è facile".
Il risultato è che alla fine è stato proprio l´ufficio di Coniolo ad andare incontro ad alcuni utenti facendo sigillare con nastro adesivo trasparente la busta, sovrapponendolo a etichette firmate dall´utente.
La conferma che piccolo non significa poco efficiente.

Giornale di Brescia, 27 luglio 2012

REMEDELLO Continua la raccolta fir-me per evitare la chiusura dell'Ufficio Po-stale della frazione Remedello Sotto, pre-vista dal Piano di Riorganizzazione deci-so da Poste Italiane. Il piano in questione consiste nell'elimi-nazione di strutture definite anti-econo-miche, ovvero non congrue con i para-metri di economicità stabiliti. Effetto del-la crisi: tagli ai posti di lavoro e chiusura definitiva di oltre mille sportelli in tutta Italia, mentre di 638 uffici verranno rivi-sti orari e giorni di apertura al pubblico. Nel Bresciano, sono 16 gli uffici a rischio chiusura, mentre solo uno in città; alcu-ni verranno totalmente eliminati, altri, nel migliore dei casi, verranno trasforma-ti in una sorta di spazi multiservizi, co-niugando mansioni postali e comunali. L'Amministrazione di Remedello ha pro-mosso una campagna al fine di poter mantenere attivo lo sportello della frazio-ne: si può firmare domani, sabato, dalle 9 alle 12 presso la Segreteria Comunale. L'intento, come detto, è quello di salva-guardare un servizio importante per coloro che non dispongono di mezzi di tra-sporto per muoversi in paesi limitrofi, per gli anziani, per i pensionati, nonché per tutelare il posto di lavoro degli addet-ti allo sportello. Una battaglia che l'Am-ministrazione comunale di Remedello è decisa a combattere fino alla salvaguar-dia dell'Ufficio postale.

Brescia Oggi - giovedì 26 luglio 2012 PROVINCIA, pagina 21

REMEDELLO. Appello del sindaco al prefetto. Parte la raccolta di firme

Week end di mobilitazione per salvare l´ufficio postale

È una corsa contro il tempo scandita dalla mobilitazione dei cittadini e dal pressing istituzionale.
Dal primo settembre l´ufficio postale di Remedello sarà soppresso, privando i residenti della frazione di Sotto del prezioso servizio svolto il martedì e il giovedì mattina. Una fascia ridotta ma strategica che, secondo gli utenti e l´Amministrazione civica, non giustifica il taglio imposto da~poste~Italiane, decisa a chiudere anche altri sportelli periferici a Calvagese della Riviera, Roccafranca, Orzinuovi, Dello, Palazzolo, Navazzo e Bogliaco di Gargnano, Gorzone di Darfo, Vestone, Iseo, Sarezzo e Collio.
"Non appena abbiamo appreso dei tagli - spiega il sindaco di Remedello Francesca Ceruti -, abbiamo subito promosso una petizione per esprimere il nostro dissenso alla soppressione del servizio postale che consente agli 800 residenti di Sotto, soprattutto anziani, di ritirare in autonomia la pensione. Quello che ci ha maggiormente colpito - incalza il primo cittadino - è la decisione arbitraria presa da~poste~Italiane senza consultarci e metterci al corrente della decisione, senza sedersi attorno ad un tavolo di concertazione".
Remedello si sta muovendo d´intesa con gli altri Comuni colpiti dalla scure di~poste~Italiane. "Abbiamo scritto al prefetto - spiega il sindaco -, che ha già dato la sua disponibilità ad incontrarci".
Le firme in calce alla petizione possono essere apposte~oggi dalle 8.30 alle 12.30 nel gazebo in piazza Feltrinelli nella frazione di Sotto. Sabato invece si potrà sottoscrivere il documento nella segreteria comunale dalle 9 alle 12. E.TR.

Brescia Oggi - mercoledì 25 luglio 2012~PROVINCIA, pagina 30

DARFO BOARIO. La battaglia per Gorzone

La posta a rischio? Entrano in campo sindaco e prefetto

La raccolta di firme fa il pieno e proseguirà ancora per giorni

La possibile chiusura dell´ufficio postale di Gorzone, inserito ufficialmente da~poste~italiane nell´elenco dei 1156 uffici che rischierebbero di scomparire secondo il nuovo piano di riorganizzazione aziendale, è ovviamente diventata un caso; e non solo nella frazione interessata.
Il sindaco di Darfo Boario, Ezio Mondini, ha nei giorni scorsi inviato una lettera ufficiale alla direzione di~poste~italiane di Brescia. Nel documento, Mondini esprime la "ferma contrarietà del Comune all´ipotesi di chiusura dell´ufficio postale di Gorzone", precisando che "questo sportello è al servizio di una frazione molto popolosa (sono oltre 1.300 gli abitanti che vi fanno riferimento), distante alcuni chilometri dal centro cittadino, e che pertanto svolge una funzione insostituibile in particolar modo per le persone più anziane o prive di mezzi di trasporto".
"Si esprime inoltre rammarico - prosegue il primo cittadino nella lettera - per non essere stati nemmeno interpellati per un progetto di grave restrizione dei servizi resi alla cittadinanza da noi rappresentata".~
A dare man forte all´azione del Comune è poi intervenuta anche la Prefettura di Brescia, che dopo aver ricevuto proprio la segnalazione del sindaco l´ha girata a sua volta alla direzione bresciana di~poste~italiane. "Si resta in attesa di conoscere - conclude la Prefettura nella propria lettera all´azienda postale - con ogni possibile sollecitudine, le determinazioni che questa direzione intende assumere al riguardo, auspicando una rimodulazione dell´ipotesi di chiusura in argomento".~
Intanto, nella frazione darfense i residenti stanno aderendo a centinaia alla raccolta firme lanciata dalla consigliera comunale Doralice Piccinelli, la quale dopo aver allestito una postazione sul sagrato della parrocchiale ha coinvolto con successo le attività commerciali e gli Amici della natura, nella cui sede, in via Umberto I, si continueranno a raccogliere sottoscrizioni ancora per qualche giorno. E.FLO.

Giornale di Brescia, 25 luglio 2012

DARFO
Rivolta a Gorzone contro la chiusura delle Poste

DARFO Tutti contro la chiusura dell'ufficio postale di Gorzone. Dopo il malcontento dei residenti della frazione darfense, sfociata in una raccolta firme, ora c'è la dura presa di posizione del primo cittadino di Darfo che nei giorni scorsi ha scritto all'Anci, alla Prefettura, alla direzione di Poste Italiane e al presidente della Provincia per ribadire "la piena e ferma contrarietà dell'Ammnistrazione comunale all'ipotesi di chiusura dell'ufficio postale di Gorzone". Il sindaco Ezio Mondini rimarca come lo sportello "svolga una funzione insostituibile in particolar modo per le persone anziane e prive di mezzi di trasporto", ricordando che "tale ufficio è a servizio di una frazione di oltre 1.300 abitanti". Il ventilato "taglio" rientra nel piano di ristrutturazione e riorganizzazione provinciale deciso da Poste Italiane. Il primo cittadino esprime inoltre il "rammarico per non essere stati nemmeno interpellati riguardo a un progetto di grave restrizione dei servizi resi alla cittadinanza".

Giornale di Brescia, 21 luglio 2012

Lega: le Poste concertino le chiusure

Il Carroccio: no alla soppressione degli uffici territoriali

"L'inefficienza deve essere calcolata su base nazionale e non territoriale. Questo criterio di valutazione di Poste Italiane penalizza Brescia e provincia". Gli uffici postali, come quello di Lamarmora, per la Lega Nord non vanno chiusi, dice il segretario provinciale del Carroccio, Fabio Rolfi, "sulla base di valutazioni che non tengono conto delle esigenze degli utenti. Chiediamo scelte condivise, concertazione". L'occasione per puntare l'indice sulle possibili decisioni di Poste Italiane è il gazebo di raccolta firme di fronte allo sportello di Lamarmora (vicino ad A2A). Sarebbero infatti altri quindici uffici postali, alcuni in zone di montagna, quelli a rischio. "Pensiamo agli anziani di Collio o Nozza - dice Fabio Rolfi -, che potrebbero essere costretti a vere traversate per ritirare la pensione". Se per il segretario provinciale è fondamentale battersi per la tutela dei servizi nelle areeterritoriali, altrettanto importante è, per il neo segretario cittadino, Paolo Sabbadini, "raccogliere firme perché si garantiscano le attività postali e si eviti la chiusura dello sportello di Lamarmora". "E ora dove andiamo - ribatte un settantenne - se chiudono qui?". "Faremo una passeggiata - lo consola un coetaneo -, tanto...".
Roberto Barucco

AGENZIA STAMPA del 20 luglio 2012

POSTE: CGIL E CISL, A OTTOBRE SCIOPERO CONTRO CHIUSURA UFFICI =

(AGI) - Roma, 20 lug. - Sciopero a ottobre dei dipendenti delle Poste: lo annunciano in una dichiarazione congiunta Emilio Miceli, segretario generale Slc Cgil e Mario Petitto segretario generale Slp Cisl. Questo perche' "mentre Sarmi afferma a mezzo stampa che gli uffici postali non verranno chiusi e saranno riconvertiti, i suoi dirigenti continuano a predisporne la chiusura. Delle due l'una: o Sarmi fa ricorso alla demagogia per coprire i tagli e tranquillizzare i Sindaci o la sua azienda non lo tiene in considerazione".
- I due sindacalisti spiegano che "per questo motivo torniamo a chiedere la sospensione delle decisioni aziendali ed un tavolo di confronto nazionale per capire se le sue proposte di riconversione degli uffici in centri multiservizi sono qualcosa di piu' della pura propaganda. In ogni caso il Sindacato interrompera' tutti i tavoli di confronto sui tagli a livello locale". "Del resto - aggiungono - un confronto urgente e' reso ancor piu' necessario dopo il declassamento di Poste Italiane ad opera di Moody's nei giorni scorsi, da non sottovalutare anche perche' fa emergere una realta' aziendale completamente diversa da quello finora
raccontata. L'Azienda regredisce ed i tagli purtroppo ne sono la conferma". "La nostra opposizione e' dovuta innanzitutto al
fatto che i tagli vengono operati li' dove Poste e' un'Azienda largamente monopolista e cioe' nei suoi settori tradizionali del recapito e degli uffici decentrati. Per questi motivi nel prossimo mese di ottobre indiremo uno sciopero generale della categoria con manifestazione a Roma che sara' preceduto da una iniziativa nazionale nel mese di settembre in Emilia Romagna contro la cinica insensibilita' aziendale che, a fronte di un dramma che sta scuotendo la coscienza del Paese, conferma chiusure e tagli anche nelle zone devastate dal terremoto e si rifiuta perfino di devolvere un'ora di lavoro da destinare alle popolazioni di quella regione". (AGI)

Brescia Oggi - venerdì 20 luglio 2012 PROVINCIA, pagina 23

SERVIZI A RISCHIO/1. L´ufficio della frazione ha già ridotto gli orari di apertura e adesso è a rischio chiusura definitiva
Gorzone in trincea per le poste

A Darfo scatta la raccolta di firme per salvare lo sportello centenario usato anche dai paesi confinanti: domenica un presidio sul sagrato

Eletta Flocchini
In questo sportello arrivano tradizionalmente utenti da Angolo, dalla Val di Scalve e da Boario alta, oltre che naturalmente dallo stesso paese che lo ospita. E presto, tutte queste persone potrebbero fare i conti con la chiusura, dopo un secolo di vita, dell´ufficio postale di Gorzone. Nei giorni scorsi poste italiane ha pubblicato l´elenco dele 1.156 sedi a rischio secondo il nuovo piano di riorganizzazione. E nella black list c´è appunto Gorzone; l´unico in tutta la Valcamonica.
Ma gli abitanti della frazione di Darfo Boario non ci stanno. Doralice Piccinelli, consigliere comunale della nuova amministrazione Mondini e gorzonese Doc, ha promosso una raccolta di firme che verranno inviate, accompagnate da una lettera, alla direzione provinciale delle poste di Brescia: "Chiediamo che questo sportello venga mantenuto - spiega Piccinelli - perchè rappresenta un servizio fondamentale per la comunità. Nel Comune di Darfo, Gorzone è la frazione più distante dal capoluogo e una delle più popolose: il nostro ufficio offre le sue attività a più di 1.300 persone".
Servizi postali, pensioni (a più di un centinaio di anziani) conti correnti, investimenti di risparmi: questa sede è sempre operativa su più fronti. "Già qualche anno fa - prosegue il consigliere comunale - l´apertura del "bancone" era stata ridotta a due soli giorni settimanali, il martedì e il giovedì. Ma nonostante ciò il lavoro resta considerevole. E inoltre è parte integrante della comunità, grazie al rapporto di fiducia che si è instaurato fra la struttura, con la signora Susanna Albertinelli, e gli abitanti del paese".
Nel territorio darfense, che conta oltre 16 mila residenti, le sedi postali sono soltanto quattro: oltre a quella al centro dell´attenzione ci sono Darfo, Erbanno e Boario. E anche il sindaco Ezio Mondini si è attivato per convincere la direzione di Brescia a evitare lo stop. Intanto, i residenti stanno già aderendo alla raccolta firme: è stata avviata da pochi giorni nei negozi, ma domenica ci sarà l´appuntamento clou, quando dalle 10.30 alle 12 si potrà firmare sul sagrato della chiesa. Poi la raccolta proseguirà ancora per qualche giorno nella sede degli Amici della natura, in via Umberto I.
"Bisogna anche sottolineare- conclude Doralice Piccinelli - che questa frazione si sta espandendo. Molte famiglie sono venute a vivere qui e altre arriveranno a breve grazie alla nuova urbanizzazione di via Alberzoni. La sospensione di un riferimento così postale rappresenterebbe veramente un grave danno per tutta la comunità".

Giornale di Brescia, 20 luglio 2012
POSTE AMERICANE
US Postal Service rischia il fallimento
Le Poste americane sono vicine al fallimento. Il Us Postal Service potrebbe fare defalut su un pagamento da 5,5 miliardi di dollari in scadenza l'1 agosto se il Congresso non interverrà. E un intervento non appare scontato: i parlamentari stanno ancora discutendo sulle misure per aiutare le poste americane e si avviano verso alla pausa estiva. Il default sul pagamento non avrà effetto diretto sui servizi o sulla capacità delle Poste americane di pagare dipendenti e fornitori. In molti ritengono che il Us Postal Service debba essere rivisto. Le Poste americane hanno perso 3,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell'anno fiscale in corso.

La rapina è avvenuta tre mesi fa, ma alla Mandolossa l'ufficio postale è ancora chiuso

A tre mesi dal tentato furto avvenuto lo scorso aprile, l'ufficio postale della Mandolossa è ancora chiuso. Tra l'indifferenza dei dirigenti postali e delle istituzioni locali, i disagi per i cittadini continuano.

Per quanto assurdo possa sembrare, Poste Italiane non è ancora riuscita, in tre mesi, a completare i lavori di riparazione e della messa in sicurezza di una struttura composta unicamente da due locali.

"La privatizzazione delle Poste significa anche questo: - denunciano in un comunicato i sindacati del lavoratori postali di Cisl e Cgil - rallentare i lavori, riaprire secondo il capriccio di questo o quel dirigente".

La preoccupazione di Slp Cisl e Slc Cgil è che questi ritardi siano però funzionali ad un altro disegno: "A questo punto - spiegano - Poste Italiane, che ormai fa e disfa tra il disinteresse delle istituzioni e la rassegnazione dei cittadini, potrebbe aver messo l'Ufficio postale della Mandolossa tra quelli da razionalizzare, leggasi portare a lenta e inesorabile soppressione. I ritardi dei lavori della struttura non sono altrimenti giustificabili".

"La vicenda, però, almeno una certezza ce la consegna - concludono i Segretari generali delle due sigle sindacali, Giovanni Punzi e Alberto Sinico - e cioè che la dirigenza di Poste Italiane è sempre più lontana e sempre più estranea alla nostra città. Il paradosso è che può contare sull'assenza di Circoscrizioni, Comune e Associazioni, sempre pronte a parlare di diritti dei cittadini e attenzione alla persona, ma in astratto, ovviamente!".

Giornale di Brescia, 19 luglio 2012

Mandolossa, a tre mesi dal botto l'ufficio postale è ancora chiuso

A ormai tre mesi dalla tentata rapina "con scoppio" che danneggiò il bancomat e mandò in frantumi la vetrata, l'ufficio postale "Mandolossa" del Villaggio Badia è ancora chiuso. La gente che lo frequentava quotidianamente se ne lamenta ormai da qualche settimana, tanto che qualcuno ha anche paventato l'ipotesi di avviare una raccolta firme di protesta, da recapitare alla direzione centrale di piazza Vittoria. "Per il momento però, tra l'indifferenza dei dirigenti postali bresciani e delle istituzioni locali - scrivono in un comunicato i sindacati postelegrafonici Cgil e Cisl - lo sportello continua a non funzionare e causare disagi ai cittadini e alle imprese della zona che lo hanno sempre avuto come punto di riferimento".

Secondo i segretari Giovanni Punzi e Alberto Sinco "è piuttosto strano che non si sia ancora riusciti a completare i lavori di un locale composto da due sole stanzette in tre mesi, ed è ancor più preoccupante ricordare che quando le Poste erano completamente pubbliche, costasse quel che costasse, riaprivano "per rapina" dopo mezza giornata. Visto che ormai in questa fase di presunta moderniz-azione ci si preoccupa solo delle economie e si dimenticano i servizi - concludono i sindacalisti - non vorremmo che questa lunga sosta fosse propedeutica alla soppressione dell'ufficio".

Giornale di Brescia, 16 luglio 2012
disservizi postali
Quella coda infinita allo sportello

A proposito di "Disservizi postali" e non solo, vorrei denunciare i disagi e le "inutili attese" che si presentano presso gli uffici postali di Piazza Vittoria.
Utilizzo, al bisogno, la pausa pranzo tra le ore 13.00 e le ore 14.00 per effettuare pagamenti di bollettini, bonifici e/o prelievi presso l'ufficio suddetto e, spesso e volentieri, ho dovuto abbandonare quell'ufficio postale, dotato di nove sportelli e in media con tre al massimo quattro sportelli operativi, a causa della flemma che distrugge l'attesa (La lentezza allunga il tempo e accorcia lo spazio - P. Rumiz). Venerdì 13 luglio alle ore 13.00 circa mi sono recata presso detto ufficio e il funzionamento del BancoPosta-Po-stamat era fuori servizio, quindi, ho ritirato due numeri il primo serie A per tutte le operazioni e il secondo serie E per i possessori di Banco o Conto Postale (prioritario!). All'interno dell'ufficio postale erano presenti circa 15 persone e solo tre erano gli sportelli operativi. Dopo una ventina di minuti e il display dei numeri pressoché bloccato è entrato un carabiniere in divisa ha ritirato, come tutti il numero e si è messo in attesa. Un impiegato ha fatto cenno alla persona in "divisa" di avvicinarsi al suo sportello per essere servito! Considerato che tutti coloro che operano nei servizi pubblici, svolgono un'attività nei confronti di tutti i cittadini, costituzionalmente tutti uguali davanti alla legge e, che questi servizi sono pagati con le tasse di tutti, mi sono avvicinata chiedendo se per essere serviti prima e subito bisogna indossare una "divisa". Probabilmente non aspettandosi la mia reazione, il solerte impiegato ha risposto che si era sbagliato! E no, mio caro signore, lei non si è sbagliato... Purtroppo Poste italiane negli ultimi anni ha offerto sempre più servizi, sia per quanto riguarda conti postali sia per quanto riguarda la telefonia, di-menticando di fatto, i suoi compiti primari, le esigenze degli utenti che preferiscono essere serviti utilizzando gli sportelli degli uffici postali.
Mirella De Siena Flero

Brescia Oggi - sabato 14 luglio 2012 PROVINCIA, pagina 31

ANGOLO TERME. Negli ultimi giorni in paese c´è stata una escalation
La stagione dei furti investe pure la Posta
I ladri hanno cercato di saccheggiarla in piena notte ma la grata in acciaio ha resistito allo scassinamento

"È lo stesso metodo adottato nei recenti furti negli uffici di Borno e Ossimo": è il giudizio espresso a caldo, e con pochi dubbi, dall´ispettore di~posteitaliane arrivato ieri ad Angolo Terme per il sopralluogo nell´Ufficio postale preso di mira nella notte dai ladri. Questa volta, però, i visitatori indesiderati non sono riusciti nel loro tentativo di entrare nei locali ricavati nel municipio.
Scelta una finestra sul retro, approfittando dell´oscurità e dell´assenza degli inquilini nell´appartamento sovrastante, i malviventi hanno tentato di forzare l´inferriata a protezione dello sportello. Ma gli sforzi prodotti si sono rivelati inutili, perchè la grata ha retto respingendo l´assalto. Alcuni residenti hanno avvertito tra le due e le 2,30 di notte rumori sospetti, intervallati da alcune pause, apprendendo solo la mattina del tentativo di furto.
IL PRIMO a scoprire il tentato scasso accorgendosi dei danni provocati alla protezione è stato il direttore dell´ufficio postale al momento dell´apertura: immediata la segnalazione ai carabinieri della stazione di Darfo, intervenuti con l´agente della polizia locale per i rilievi. Nella tarda mattinata una ditta specializzata ha rimesso a posto la struttura.
Il tentativo di furto nella posta completa un periodo nero per Angolo, preso più volte di mira dai ladri. La settimana scorsa è stata visitata un´azienda agricola, ripulita delle oltre 120 forme di formaggi sistemati per la stagionatura. Qualche centinaia di metri più avanti, nella notte tra lunedì e martedì una villetta è stata oggetto della "banda del forellino" già in azione in questa zona periferica del paese nei mesi invernali. I proprietari, probabilmente narcotizzati, non hanno sentito i ladri che hanno potuto agire indisturbati.
Oltre a fare razzia di oggetti preziosi e apparecchi elettronici i malviventi si sono allontanati a bordo dell´automobile di uno dei figli. Anche in questo caso i vicini di casa si sono accorti del furto solamente il giorno dopo, quando sono arrivarte le pattuglie dei carabinieri. G.GAN.

GIORNALE DI BRESCIA - VENERDÌ 13 LUGLIO 2012 - Lettere al direttore - pag 67

DISSERVIZI ALLE POSTE

Ricevere la corrispondenza è un diritto

Il 24 giugno scorso, il suo giornale pubblicava unarticolo dal titolo: «Poste a singhiozzo, rabbia del sindaco». Il sindaco in questione è il primo cittadino del mio bel paese, Tignale. Concordopienamente con quanto veniva espresso in proposito dal sindaco signor Franco Negri.
Voglio solo aggiungere che personalmente ho dovuto ricorrere al responsabile provinciale delle poste, per poter usufruire del servizio di consegna della posta, undiritto universale, che a livello locale mi veniva negato adducendo a motivi insussistenti di disagiata sede. Con questa mia breve lettera voglio solo stigmatizzare che tutti coloro che operano nei servizi pubblici, svolgono un ruolo importante nei confronti di tutti i cittadini e che questi servizi, sono pagati anticipatamente con tasse versate.
Lorenzo Ugolini
Tignale

Brescia Oggi - venerdì 13 luglio 2012 CRONACA, pagina 20

La Lega: "Poste Italiane penalizza il territorio"

A rischio gli uffici più piccoli

"Sarà ancora una volta l´utenza, cioè i cittadini bresciani, a pagare le spese di un´inefficienza che deve essere calcolata su base nazionale e non territoriale": lo sostiene in un comunicato la Lega Nord, commentando la notizia del ridimensionamento che poste Italiane intende operare sul servizio.
A BRESCIA e in provincia potrebbero essere chiusi per sempre addirittura 16 uffici postali: a Lamarmora in città e a San Pancrazio di Palazzolo, Calvagese della Riviera. Coniolo di Orzinuovi, Ludriano di Roccafranca, Corticelle di Dello, Remedello Sotto, Campione del Garda, Gorzone di Darfo Boario Terme, San Colombano di Collio, Pilzone di Iseo, Nozza di Vestone, Ponte Zanano a Sarezzo, Lumezzane Pieve, e Bogliaco e Navazzo a Gargnano. "Poste Italiane le considera sedi inefficienti, antieconomiche e che non svolgono un numero sufficiente di operazioni da giustificarne costi di personale e di sede", sottolinea la Lega definendo "impensabile che zone territorialmente svantaggiate debbano subire ancora una volta il duro colpo di logiche mercantilistiche. Gli anziani di Collio, Gargnano o Nozza potrebbero vedersi obbligati a vere e proprie traversate per riscuotere 400 eruro di pensione".
SECONDO il segretario provinciale della Lega, Fabio Rolfi, "è fondamentale battersi affinché vengano tutelate queste aree territoriali e che continuino a essere offerti i servizi essenziali". Non solo: il vicesindaco di Brescia pone anche un interrogativo: "Se poste Italiane, come dichiarato. deve ridimensionare i costi di sede e personale, dove finiranno i dipendenti di queste sedi?".

Brescia Oggi - giovedì 12 luglio 2012~PRIMAPAGINA, pagina 1

SERVIZI. Via le strutture troppo costose e poco redditizie
Poste, a Brescia 16 uffici sono a rischio chiusura

IL PIANO NAZIONALE. Secondo l´elenco inviato all´Autorità garante per le comunicazioni, un migliaio di strutture in Italia sono troppo costose e poco redditizie
Poste, a rischio sedici uffici "inefficienti"
Natalia Danesi

Brescia Oggi - giovedì 12 luglio 2012 CRONACA, pagina 14

L´azienda: "Nessuna chiusura" Punzi (Cisl): "Bugie, strutture in parte già ridimensionate" Sinico (Cgil): "Situazione aperta"

Sono 16 gli uffici postali della provincia "inefficienti" che, a giudicare dal bilancio tra costi e ricavi, andrebbero chiusi. Sono inseriti nella lista stilata da poste Italiane per l´Autorità per le comunicazioni, che comprende sul territorio nazionale un migliaio di strutture sotto i parametri di economicità. E Brescia non viene risparmiata.
Rischiano la decurtazione, secondo quanto anticipato ieri dal quotidiano "La Repubblica", sette uffici della filiale Brescia 1 e nove della Brescia 2. In città la spada di Damocle pende sul Brescia 19, quello di Lamarmora. Gli altri sono sparsi in tutto il Bresciano. Sono piccoli e grandi ma tutti ritenuti, ugualmente, poco redditizi. Da Palazzolo sull´Oglio (San Pancrazio) a Calvagese della Riviera. Da Orzinuovi (Coniolo) a Roccafranca (Ludriano), Dello (Corticelle Pieve), Remedello Sotto, Campione del Garda, Darfo Boario Terme (Gorzone), San Colombano di Collio, Pilzone di Iseo, Nozza di Vestone. E ancora Sarezzo (Ponte Zanano), Lumezzane Pieve, Gargnano (Bogliaco e Navazzo).
Secondo quanto ha riferito a "La Repubblica" l´amministratore delegato di poste Italiane Massimo Sarmi, l´obiettivo dell´azienda non è far sparire gli sportelli, ma di trasformarli in centri multiservizi, per esempio per i certificati anagrafici, il pagamento dei ticket, la cartografia digitale.
E IN UNA NOTA l´Area territoriale mercato privati Lombardia dell´azienda precisa che "l´elenco degli uffici postali diseconomici è solo un impegno con l´AgCom e non un piano di chiusure". Un obbligo "espressamente previsto dal Contratto di programma anche ai fini della sostenibilità del servizio universale e del sistema nel suo complesso". Viene quindi periodicamente stilato questo "che non risponde a un piano di chiusure di uffici postali - torna a ribadire poste Italiane Lombardia -, materia che eventualmente andrebbe discussa preliminarmente con gli enti locali, il ministero e l´Autorità". La diffusione della rete è infatti rimasta "invariata", dice l´azienda, "grazie anche alla valorizzazione di molti uffici trasformati in autentici "centri servizi" dove ottenere servizi postali e finanziari ma anche certificati anagrafici, visure catastali, passaporti, servizi per la salute, pagamento dei ticket sanitari e permessi di soggiorno".
Nonostante le rassicurazioni, i sindacati a Brescia sono sul piede di guerra. "Oltre a questi 16 ci sono due uffici in provincia che sono già stati chiusi: Bostone di Roè Volciano e Padernello Bresciano. poste dice una bugia sostenendo che non sono strutture a rischio - sbotta Giovanni Punzi, Slp Cisl -. Tranne Brescia 19, sono già uffici in parte ridimensionati; alcuni sono passati da sei a tre giorni di apertura, e per esempio Lumezzane Pieve è stato trasformato in poste Imprese. Di fatto perciò il numero di operazioni è calato". In sostanza quindi, secondo il sindacalista, sarebbe stato proprio il ridimensionamento già voluto dall´azienda a causare la "diseconomicità" degli sportelli bresciani. "È solo l´inizio - avverte -. Nei prossimi giorni assisteremo a un taglio indiscriminato dei portalettere. Siamo spaventati: il traffico sta calando, ma va trovata una soluzione diversa".
Un po´più ottimista Alberto Sinico della Slc Cgil: "Martedì a Milano c´è stato un incontro con l´azienda con un aggiornamento al 18 luglio perché abbiamo chiesto più dati - spiega -. Anche l´Anci è disposta ad organizzare incontri per capire se i Comuni possono essere di supporto. La situazione è aperta. Se occorre a Brescia siamo pronti ad incontrare sindaci e popolazione. A chiudere si fa presto, ma bisogna dare garanzie che il servizio sia svolto in modo corretto".

GIORNALE DI BRESCIA GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 pag. 1

Poste: altri sedici uffici a rischio
L’azienda pronta a «chiudere» in tutta la provincia

La mannaia di Poste italiane sembra destinata a colpire per lfennesima volta il servizio della nostra provincia. Sono ben sedici, infatti, gli uffici postali bresciani che l'fazienda ha inserito nell'elenco nazionale dei 1.156 sportelli che potrebbero essere eliminati entro la fine del 2012.
Ad essere colpiti sono soprattutto i piccoli centri e le frazioni. Dal Garda alla Franciacorta, passando per il Sebino e le Valli.

GIORNALE DI BRESCIA GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 pag 24

Poste bresciane, sedici uffici a rischio chiusura
Il sindacato denuncia altri tagli nel piano di riordino dell’azienda

La mannaia di Poste Italiane sembra destinata a colpire per l'fennesima volta il servizio della nostra provincia, e non in modo leggero. Sonoben 16 infatti gli Uffici postali bresciani che l'fazienda ha inserito nell'elenco nazionale dei 1156 sportelli che potrebbero essere chiusi entro la fine di quest'anno.
Da noi i tagli paiono destinati a sopprimere il servizio soprattutto nei piccoli centri e nelle frazioni, dal Garda alla Franciacorta, passando perilSebino, le valli Trompia e Sabbia e la Bassa, ma anche l'fufficio cittadino di via Lamarmora.
L'felenco comprende Pilzone, San Pancrazio, Calvagese, Coniolo, Ludriano, Corticelle Pieve, Remedello Sotto, Campione del Garda,Gorzone, San Colombano, Nozza, Ponte Zanano, Lumezzane Pieve, Bogliaco e Navazzo.
A questa lista vanno aggiunti i tre uffici di Provaglio Val Sabbia, Bione e Livemmo, dove sara ridotto l'forario di apertura.
Naturalmente la comunicazione indirizzata all'Agcom ha prodotto un primo duro scontro verbale tra i vertici di Poste e i sindacati. Secondo quanto riferito dall’ad dell’azienda Massimo Sarmi, «il report è una lista di sportelli che lavorano al di sotto dei parametri di economicità, mache non per forza saranno chiusi. Per non tagliarli stiamo tentando di raggiungere accordi con gli Enti locali - ha spiegato Sarmi - per trasformarli in centri multiservizi, abilitati a rilasciare anche certificati anagrafici, ticket sanitari e altro».
Le forze sindacali invece non la pensano così. Secondo il segretario generale Slp Cisl Mario Petitto e il segretario di Brescia Giovanni Punzi «quella della trasformazione in centri multiservizi è una brutta favoletta. L’obiettivo fisso di Poste Italiane è solo tagliare i costi, fregandosene dei servizi di cui sarà privata la collettività».
«Insieme ai 1156 uffici da chiudere è cominciata la riorganizzazione dei servizi postali e del recapito - hanno precisato - che produrrà ulteriori 1.700 tagli di posti di lavoro a breve, e circa 10.000 entro fine anno

OSSIMO
LADRI IN POSTA MA IL FURTO VA A VUOTO
La banda della fiamma ossidrica ha collezionato un flop a Ossimo Inferiore. Nello scorso fine settimana, i ladri hanno cercato di ripulire l´ufficio postale e, usando appunto una fiamma ossidrica, di scassinare la cassaforte interna. Non ce l´hanno fatta, e forse per la frustrazione hanno messo sottosopra il locale.

GIORNALE DI BRESCIA - MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012 - pag. 24 - VALCAMONICA

Assalto nella notte, Poste fuori uso
Nell’ufficio di Ossimo Inferiore sabato notte ladri in azione con la fiamma ossidrica
Ma la cassaforte non si è aperta e i malviventi hanno messo a soqquadro i locali

OSSIMO L’odore della fiamma ossidrica e un locale sottosopra: è quello che rimane all’Ufficio postale di Ossimo Inferiore dopo il passaggio dei ladri.
Probabilmente hanno agito nella notte trasabato e domenica, ma solo ieri mattina, alla riapertura dell’ufficio dopo la pausa per il fine settimana, è stata fatta l’amara scoperta. Sono entrati forzando l’inferriata a lato della strada principale che attraversa il paese e quindi hanno aperto la finestra socchiusa e già difettata per altrettanto non gradite visite precedenti. Uno sforzo minimo che gli ha permesso, una volta dentro, di agire indisturbati nel silenzio della notte.
Ma qualcosa è andato storto, la fiamma ossidrica non è riuscita ad aprire la cassaforte dove erano contenuti i soldi e così, forse presi dalla rabbia per un colpo andato a vuoto, i malviventi hanno messo a soqquadro l’intero ufficio senza però portare via nulla. Le poste di Ossimo, nell’occhio del ciclone negli ultimi mesi per il ridimensionamento aziendale, si trovano nei locali della Casa Comunale in via Dante, la stessa che ospita la farmacia e la sede distaccata del municipio che ha sede a Ossimo Superiore. Insomma sono nel cuore del paese, vicino alla scuola e circondate da numerose abitazioni. Eppure nessuno ha sentito nulla, l’ipotesi più accreditata dai Carabinieri di Borno è quella che i malviventi hanno fatto irruzione a notte fonda, tra sabato e domenica.
A confermarlo l’odore lasciato dalla fiamma ossidrica, ancora forte ieri mattina, ma non abbastanza da far pensare che fosse stata utilizzata solo poche ore prima. Ad aiutare le indagini pochi elementi: l’ufficio non è dotato di sistema
di allarme e l’unica telecamera presente è installata sopra il bancone degli addetti ai lavori e guarda lo spazio riservato
al pubblico. I ladri però sono entrati e hanno agito nel retro. L’amara consolazione è che se ne sono andati con il sacco vuoto, contrariamente a quanto successo a Borno solo dieci giorni fa. I malviventi erano entrati rompendo il muro laterale dell’ufficio e racimolando un totale di 3.500 euro incontanti. Si pensa sia la stessa banda che ha pensato di raddoppiare proprio sull’Altopiano del sole. Già ieri mattina insieme ai Carabinieri sono intervenuti gli ispettori di Poste Italiane. A loro il compito di controllare e sistemare i documenti sparpagliati sul pavimento dai ladri. L’ufficio rimarrà chiuso nei prossimi giorni.
Claudia Venturelli

Brescia oggi - mercoledì 04 luglio 2012 PROVINCIA, pagina 26

GUSSAGO. Il guasto all´impianto venerdì
Aria condizionata ko Sauna alle poste per utenti e impiegati
Il ricambio arriva dalla Germania Solo oggi, forse, si torna a respirare

Dovrebbero terminare oggi i disagi all´ufficio della poste di via Richiedei, a Gussago, dove il guasto dell´impianto di condizionamento ha messo alle corde gli impiegati e gli utenti. "Il problema è iniziato venerdì - spiegano allo sportello di poste Italiane - quando il condizionatore è andato in tilt e ha improvvisamente smesso di funzionare rendendo l´aria irrespirabile".
L´allarme è scattato immediatamente ed è stata avvisata la ditta specializzata che si occupa della manutenzione e delle riparazioni. Purtroppo, chi si augurava una riparazione immediata è rimasto deluso, anzi, dai tecnici è arrivata una vera e propria doccia fredda: "Si deve sostituire una scheda elettronica che dobbiamo ordinare in Germania - hanno spiegato i tecnici -, quindi si dovrà attendere qualche giorno per riavere il condizionatore in funzione".
Un bel guaio, ingigantito dal caldo torrido di questi giorni contro il quale c´era poco da fare per i ventilatori posizionati dagli impiegati, costretti a subire il calvario per l´intera giornata lavorativa. Nonostante le porte spalancate e i ventilatori in funzione, il clima nell´ufficio era davvero irrespirabile, tanto che gli utenti si sono organizzati attendendo il turno nel piazzale antistante l´ufficio. La tanto sospirata scheda elettronica è arrivata ieri pomeriggio. Oggi, dunque, tutto dovrebbe essere rientrato nella norma: "Siamo dispiaciuti per questo inconveniente, ma non potevamo fare altro che cercare di accelerare al massimo i tempi della riparazione - sottolineano alla direzione lombarda di~poste~Italia di Milano -. Ci scusiamo con i nostri utenti che hanno dovuto sopportare i disagi amplificati dal caldo di questi giorni. Ci spiace anche per i nostri impiegati che, oltre a subire il disagio per l´intero turno lavorativo, si sono comunque attivati per trovare qualche rimedio che rendesse meno critica la situazione". Una situazione penalizzante soprattutto per gli anziani che, nelle ore di maggiore affluenza, hanno dovuto sopportare i disagi della fila all´ aperto, sotto il sole. C.M.

Brescia Oggi . mercoledì 04 luglio 2012~CRONACA, pagina 12

L´INCARICO. Sostituisce Giuseppe Erario
poste: Pio Violante è il nuovo direttore della filiale Brescia 2
Di origini abruzzesi, arriva dall´Aquila: guiderà i 131 uffici distribuiti in 105 Comuni della provincia

E´ Pio Violante il nuovo responsabile della filiale Brescia 2 di poste Italiane.
Di origine abruzzese, dopo aver iniziato la carriera ricoprendo incarichi di responsabilità all´interno della Direzione generale di~poste~Italiane, Violante è stato responsabile del servizio commerciale della filiale dell´Aquila. A Brescia guiderà i 131 uffici postali distribuiti in 105 Comuni nel territorio della provincia (altri 154 sono in città e nei centri dell´hinterland e fanno capo alla filiale Brescia 1 diretta da Nicoletta Paris).
OBIETTIVI dichiarati: soddisfare le richieste della clientela sia per quanto riguarda i servizi postali sia per i servizi finanziari (insieme ai prodotti classici del risparmio postale - buoni fruttiferi postali e libretti - in Posta sono da tempo disponibili anche forme di investimento quali obbligazioni e prodotti assicurativi, prestiti e mutui).
Per le esigenze di liberi professionisti e operatori economici la Filiale di Brescia 2 mette a disposizione l´ufficio~postebusiness di Lumezzane e le aree specifiche all´interno degli uffici postali di Gussago, di Gardone Val Trompia, di Breno e di Darfo Boario Terme.
L´offerta di servizi viene completata da 22 sportelli automatici Atm Postamat distribuiti sul territorio provinciale in altrettanti uffici postali che consentono ai clienti di operare sul conto corrente in qualsiasi momento della giornata.
"La responsabilità della filiale di Brescia rappresenta per me una grande sfida e posso assicurare la mia presenza costante sul territorio e il massimo impegno per offrire ai clienti servizi adeguati alle loro esigenze", ha dichiarato il neo-direttore accettando con entusiasmo il nuovo incarico.
Pio Violante sostituisce Giuseppe Erario, passato a dirigere la Filiale di Foggia.

 

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